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Sapri - Dell'indigeste cronache | Ebook Trailer

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Tra le vie ingombrate di pattume  e la fede in acque miracolose una cittadina sul mare consumata dal tempo dimenticata dalle istituzioni si racconta tristemente.  

"Io sono lo Stato": orgoglio e senso di onnipotenza di Comandanti della Benemerita che esaltano il potere e il dominio

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Il volto scavato, Yulia Paievska, soprannominata “Taira", paramedico ucraino, caduta in mano ai russi nell'aprile dello scorso anno, racconta alla Commissione di Helsinki la verità sugli orrori dell'assedio di Mariupol e sulle torture che ha subito in novantaquattro giorni di prigionia: alla domanda di uno dei suoi torturatori, "Sai perché ti facciamo questo?", risponde asciutta "Perché potete." È da molto tempo ormai che loro possono . Dapprima che si imponessero con prepotenza all'Ucraina e alle sue genti. Una prepotenza che in quanto prevaricazione riflette l'atteggiamento di chi, in modo del tutto arbitrario, vuole imporre la sua volontà, anche ricorrendo a coercizioni e soprusi. Una prepotenza che a tracciare una modalità espressiva caratterizza in genere relazioni violente e l’uso di aggressività verbale e fisica. Ma loro sono così - mai un'istanza che li chiamasse a rispondere . Nessuna coscienza a rimordere. Nessun cuore a ispirare

Ciarlatani, imbonitori, acchiappini: La baia di Sapri e le sue acque terapeutiche

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“Per disintossicare l’organismo, per dimagrire, per togliere una marea di imperfezioni e anche per ridare salute al vostro corpo, usando le mie alghe semplicemente facendo il bagno mie signore riuscirete a calare tutti quei chili in più che avete accumulato…” bucava il video, chi ne ha memoria, Wanna Marchi, la strega della TV - a immortalarla Stefano Zurlo nel suo libro - in quegli anni di un’ascesa delle televisioni commerciali che sulle telepromozioni sono a fare la loro fortuna.  Se Wanna Marchi con le sue alghe dimagranti della Bretagna in luogo della mortadella fu espressione di una Bologna che cercava di sembrare Milano, a Sapri di fortuna resta solo l’improvvisata del primo cittadino che per porre un freno alle lamentele di turisti e residenti, irritati e preoccupati per il mare in baia che si tinge di verde, puzza e si presenta patinoso, si vende il fenomeno delle alghe mirabolanti come se fosse la brutta copia del dottor Costa che incoraggia Pereira a ritrovare agio e salut

Infiltrazioni d’acqua, umidità e muffa in biblioteca a Sapri: il sublime disprezzo di cultura e identità

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Se l’atto del conservare è mai neutrale, l’atto del distruggere lo è ancora meno e per suffragare il dato non c’è bisogno di scomodare il nazista e i suoi roghi. Lo vediamo oggi accadere in Ucraina, invasa su larga scala dal suo vicino della Federazione Russa: una terra in cui gli uomini dell’esercito si vedono costretti a salvare tonnellate di testi e documenti dalle librerie polverizzate nella regione di Donec'k; una realtà in cui l’occupante è a sottrarre tutta la letteratura ucraina dalle biblioteche locali a Melitopol, la città nell’Oblast' di Zaporizhzhya; una nazione in cui lo stesso è a snidare i libri in lingua ucraina dagli scaffali dell'università statale Pryazovskyi a Mariupol scaricandoli direttamente dalla finestra all’ammasso in strada.  “Ma c’è un altro modo, meno plateale, per cancellare un patrimonio: non prendersene adeguata cura.” - ci ricorda Richard Ovenden, Bibliotecario alla Bodleian Library dell’Università di Oxford, una delle più importanti collezi

A Sapri la Bandiera Blu è importante, ma non troppo, poiché “la ottiene anche Capaccio”

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… si staglia il verdetto come un cavaliere dell’Apocalisse sullo sfondo di un consiglio comunale appena trascorso e andato deserto - di cittadini nemmeno l’ombra - a rompere un silenzio ( qui ) atto a schermare freddamente una corte in fuga dalle pubbliche interrogazioni sulla mancata assegnazione, ripetuta sorte, della preziosa certificazione FEE Bandiera Blu alla piccola gemma del Mare del Sud di creduta ciceroniana memoria e oggi tristemente consumata.    Tutto è sopportabile, rammentando Voltaire, tranne il disprezzo. Un atteggiamento siffatto, a testimoniare arroganza e superiorità, a spezzare i vincoli di ogni relazione invece di alimentarli, adottato sistematicamente da chi s’impone alla guida di una comunità, è a ferire la coscienza di cittadini già oltraggiati nel tradimento delle loro esigenze di credibilità, unite alle altre di fiducia e trasparenza, di cui un’amministrazione deve godere nel rispetto di un principio costituzionale di buon andamento degli uffici, e ancora,

Niente Bandiera Blu a Sapri: indifferenza o malcostume?

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Bandiera Blu 2023 nel Cilento, 19 i vessilli alloggiati lungo la costa campana a rafforzare il prestigio delle spiagge ivi ospitanti: Pisciotta, Centola, Palinuro, Ispani, Capitello, solo alcune. All’indomani di un’attesa assegnazione, ripetuta sorte, in baia l’amaro risveglio: Sapri, gloriosa perla, nemmeno pervenuta! Così si mormora, si barbuglia, si buccina - il Palazzo non si esprime .  In torto sono le acque, il campionamento, le analisi, i coliformi fecali, lo streptococco, l’aliena essenza a galleggiare? si congettura, si ipotizza, ci si domanda - il Palazzo non si pronuncia . In causa sono i servizi, la sicurezza, l’informazione, ahimè l’educazione e la gestione ambientale, già cronica nota dolente ( qui ) ( qui ) ( qui ) e ( qui )? si immagina, si sospetta, si teme - il Palazzo non rivela . A patire è il territorio, a vivere dei forestieri, in questo scorcio senza industrie. A bruciare è la ferita, un altro anno è qui perduto. A tradire l’obiettivo di una sua valorizzazione so

A Sapri il dubbio che le Autorità possano davvero non vedere il pattume sistematicamente abbandonato in pieno centro

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Percorrendo i vicoli di una Sapri, all’anagrafe il cuore del Golfo di Policastro, sorge improvvisa la domanda se vi sia una remota possibilità che emissari in genere di una Pubblica Autorità davvero non vedano il pattume sistematicamente abbandonato selvaggiamente in pieno centro ( qui ), lungo i perimetri delle abitazioni, agli angoli nemmeno tanto morti di strade e vie ( qui ). Muta la spola passa e ripassa , s’ode il Pascoli; percorrono passando da una parte all’altra, si succedono uno dopo l’altro come le immagini, le idee, i ricordi lucidi nella mente desta; leggono un appello, un’istanza, una preghiera a loro già offerta. Eppure esso sempre giace, luna dopo luna, abbattuto, torpido e indolente, in attesa di essere riammesso, trasformato, defunto.  E allora, se nessuno di loro l’incolto vede, perché?  A esplorare le vastità di una scienza che a studiare è la psiche essa immagina di chiarire ciò che a me pare oscuro con l’espediente di una rimozione, le cui cause si potrebbero rice

Neoschierata Italia del Meridione: Lettera aperta a Valentina Cartolano, commissario cittadino a Sapri

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Stimata Dottoressa Cartolano. Mi permetto rispettosamente di consegnare le mie riflessioni alle poche righe qui a scorrere senza alcuna pretesa di sgarbo, oltraggio o istigazione e fin d’ora convenendo che a muovere un’intenzione non sono ambizioni politiche e nemmeno intossicazioni da fumi della politica . Sono e rimango intimamente solo una cittadina che comprende ciò che sente e ama viversi come soggetto della società che si trova ad abitare. Ne discende quindi una naturale apertura all’accoglienza di uno sconosciuto, di un inedito, di un’insolita e innovativa proposta di sviluppo sociale e culturale, per di più su vasta scala. Ma è cosa risaputa che laddove altro solo appare il vecchio si consuma, regalando a chi vi assiste un novello pianto amaro. Alla prova dei fatti, la convalida di una propria innata armonia d’accenti di ogni sostanza, la più venerabile, è data dall’attestata adesione di chi si propone di realizzarla. Nel rispetto di ogni voce a esprimere i luoghi mi piace im